La pubblicità cartellonistica è una delle più utilizzate in ogni ambito:
Vi permette di raggiungere un ampio pubblico e, posizionata in punti strategici, è possibile mirare ad un target ben preciso di pubblico. Quando si parla di pubblicità la prima cosa a cui viene da pensare è lo slogan, la grafica, i colori, il testo, la formattazione e simili, tuttavia deve essere preso in considerazione un ulteriore importantissimo aspetto: la carta giusta sulla quale stamparla. Infatti gli agenti atmosferici potrebbero vanificare il vostro impegno e deteriorare molto velocemente la pubblicità. Esistono due fondamentali tipologie di carta per pubblicità, entrambe solitamente disponibili nella grammatura di 115 e 120 grammi per metro quadrato: la whiteback e la blueback. Vediamole un pò più nel dettaglio.
La carta Whiteback
La witheback, in conformità al proprio nome si tratta di una carta il cui sfondo ambo i lati è bianco. Questa tipologia di carta non si presta molto ad affissioni esterne visto che lo sfondo bianco lascia trasparire il materiale sul quale viene affissa ed eventuali cartelli sottostanti. Viene impiegata perlopiù negli ambienti interni, dove gli agenti atmosferici non possono danneggiarla, e in ambiti in cui non debba poggiare su pubblicità pregresse.
La carta Blueback
La blueback al contrario ha lo sfondo del lato posteriore blu: questo le conferisce la particolarità di non lasciar trasparire nulla di ciò che vi sia sul retro. La carta blueback inoltre viene presentata anche nella versione “anti-spappolo”, ovvero con una garanzia, lunga dipendentemente dalla volontà del fornitore, nei confronti degli agenti atmosferici. Per queste sue tipiche caratteristiche è la carta che va per la maggiore in ambito di cartellonistica da esterni: si presta bene a resistere allo stress dovuto a pioggia, vento, gelo e neve.Concludendo quindi, per scegliere al meglio la carta da utilizzare per la vostra pubblicità, pensate bene dove dovranno essere posizionati i cartelloni, l’ambiente e quanto tempo dovranno durare.
Se hai aperto una nuova attività di recente o desideri rinnovare la facciata del tuo negozio modificando l’insegna è necessario rivolgersi ad esperti nel settore che sapranno consigliarti un design adatto alle tue esigenze ed accompagnarti durante tutta la fase dei lavori. L’insegna è un elemento fondamentale per il negozio ed è uno strumento molto utile per attirare l’attenzione del cliente in quanto spesso rappresenta un biglietto da visita per l’intero locale. Grazie a professionisti si può progettare una grafica adatta all’attività svolta, colori adeguati e bilanciati, un buon grado di illuminazione e la garanzia di supporti capaci di durare nel tempo e limitare la formazione della ruggine. Si possono stabilire tutte le caratteristiche del logo, del marchio e del testo da inserire. Il testo dell’insegna viene studiato in modo da risultare leggibile e per dare allo stesso tempo un impatto visivo suscitando sensazioni positive a chi lo osserva. Le scritte scelte possono essere anche riprodotte in chiave iconografica grazie all’uso di appositi pittogrammi.
Insegne per negozi e normative
Per la creazione di un’insegna è necessario disporre delle apposite autorizzazioni e di una progettazione studiata in conformità alle disposizioni di legge vigenti in materia. E’ importante ricordare che prima di procedere all’installazione dell’insegna devi visitare il sito web del Comune e svolgere tutti gli adempimenti richiesti come la compilazione del modulo che segnala l’avvio dell’attività. In seguito alle richieste effettuate il Comune rilascerà gli appositi permessi o chiederà a seconda delle esigenze il rilascio di ulteriori documenti. Per il mantenimento dell’insegna occorre inoltre pagare un’imposta che varia da Comune a Comune, è annuale e il suo importo dipende dalle caratteristiche dell’insegna. Inoltre, vi ricordiamo che l’imposta pubblicitaria per insegne di esercizio non viene pagata se non si supera i 5 mq.
Lo studio della Fisica della Materia ha portato alla costruzione di nuovi materiali, moderni e dalle caratteristiche uniche che unite al basso costo di produzione si presentano come protagonisti in qualsiasi ambito presente e futuro. I materiali plastici svolgono un importante ruolo già nell’industria, nel privato e nel pubblico: il loro ormai larghissimo utilizzo deriva principalmente dal fatto che si prestano a qualsiasi tipo di costruzione unendo resistenza e sicurezza ad un costo contenuto.
Lavorazione del Plexiglass
Il Plexiglass, chiamato con l’abbreviativo PMMA, è stato costruito per la prima volta all’inizio del secolo scorso, nel 1928. È un materiale molto particolare: innanzitutto è resistente a stress esterni, si presta ad essere tagliato e lavorato a piacere ed è trasparente. In molte circostanze ormai rimpiazza il vetro che al contrario risulta più costoso e più fragile, sia nell’utilizzo che nella produzione.Come già detto il plexiglass è estremamente semplice da lavorare e modificare in base alle proprie esigenze. I bordi possono essere sezionati attraverso diversi elementi di lavorazione che sono elencati di seguito: – seghe a traforo e seghe ad arco fino ad uno spessore di 4 mm; – lame ad incidere fino ad uno spessore di 3 mm; – per lavorazioni più particolari o per intagliare blocchi di spessore maggiore è possibile utilizzare seghetti alternativi.
Possono essere effettuati anche operazioni di foratura tramite punte di trapano in funzione del diametro del foro desiderato oltre che di fresatura e maschiatura.
I bordi dei pezzi intagliati possono essere limati e smerigliati senza grossi problemi utilizzando utensili di uso comune come lame ad incidere, lime comune e smerigliatrici a nastro.
Il plexiglass si presta particolarmente ad essere impiegato in ambito commerciale e pubblicitario: la possibilità di personalizzarne la forma con molta semplicità permette di avere un pezzo creato in base ai propri gusti e necessità ad un costo contenuto. Possono essere impiegate stampe digitali ma anche testi con lettere in rilievo. Il colore, di base trasperente, può essere modificato a piacere fino ad otenere una vasta gamma di effetti grafici.
Lavorazione del Policarbonato e Lastre alveolari
Il Policarbonato, al pari di altri materiali plastici di ultima generazione, viene utilizzato quotidianamente in moltissimi ambiti, sia sul privato che sul pubblico, sia livello amatoriale che a livello industriale. È un materiale la cui lavorazione non richiede utensili particolarmente specifici, a meno di non voler raggiungere precisioni importanti. Durante la lavorazione del policarbonato è importante tenere bene a mente i seguenti consigli.Innanzitutto durante la sezionatura e l’intero lavoro è importante mantenere fisso il corpo sul quale state lavorando, in questo modo evitare imperfezioni ed errori dovuti al moto dell’oggetto durante il taglio. Un utensile molto efficace al taglio è la lama a denti fini: con questa potrete lavorare il policarbonato in maniera relativamente semplice e maneggevole, ovviamente la difficoltà sta nella forma e nelle dimensioni dell’oggetto da creare. Durante l’intero lavoro la pellicola protettiva deve essere lasciata a contato con il policarbonato, evitando così di danneggiarne la superficie per errore durante le manovre. A taglio completato il lavoro viene concluso controllando i bordi del pezzo costruito: non devono essere presenti scanalature, imperfezioni o dentellature che possono compromettere il montaggio del pezzo all’interno di un più ampio progetto. La polvere residua deve essere rimossa tramite un compressore o qualunque utensile capace di produrre un getto d’aria: non sono necessarie pressioni eccessive.
Anche il policarbonati a seguito delle lavorazioni descritte sopra è uno dei migliori materiali con cui produrre insegne e cartelli pubblicitari. La stampa sul pmma resiste a lungo ed essendo duratura nel tempo permette di avere una propria insegna di forma personalizzabile senza dover cambiare il pezzo nel tempo.
Lavorazione del Dibond
Il Dibond è un ulteriore soluzione per coloro che sono alla ricerca di materiali facilmente lavorabili per essere introdotti nei più disparati progetti di costruzione. Vediamone le linee guida per la lavorazione e le principali azioni meccaniche che possono esservi applicate.Il taglio a misura può essere applicato utilizzando una lama circolare o con una sega verticale per pannelli mentre la trinciatura viene solitamente effettuata tramite una cesoia a ghigliottina opportunamente ammortizzata sul punto di battuta.
La foratura viene applicata semplicemente utilizzando punte da trapano per lamiere in alluminio mentre per quanto riguarda la punzonatura è sufficiente affidarsi a punzoni in acciaio che possono essere applicati su spessori fino a 2-3 mm.
La sagomatura viene effettuata con l’utilizzo di piegatrici meccaniche o calandre a rulli, tuttavia nei casi di piegature che non richiedono precisioni estremi anche la piegatura manuale va benissimo.
La superficie infine si presta ad essere lavorata con grande semplicità: possono essere utilizzate vernici, stampe digitali, laminazioni e serigrafie.
Sagomatura e serigrafia, assieme alle stampe digitali e alla verniciatura, sono i processi che maggiormente vengono impiegati in ambito pubblicitario. Il Dibond, al pari degli altri materiali plastici è uno dei materiali di punta per produrre insegne, anche luminose, e cartelli pubblicitari.